La plastica: i danni, i benefici della sospensione della plastica monouso e le previsioni per il futuro come salvaguardia del pianeta.

08/02/2023

Stop alla plastica monouso anche in Italia.

Un gesto quotidiano può salvare l’ambiente.”


 

Le conseguenze dell’uso e della dispersione di materie plastiche nell’ambiente sono ormai ben conosciute ed evidenti ma siamo arrivati finalmente ad un punto di svolta.

Dal 14 gennaio 2022 anche l’Italia dice stop alla plastica monouso in quanto è entrato in vigore il decreto legislativo 196 che recepisce la direttiva dell’Unione Europea denominata SUP (Single Use Plastic).

Il provvedimento interessa alcune categorie di plastica, la non biodegradabile e non compostabile, pertanto non si potranno più produrre né immettere in commercio oggetti come bastoncini cotonati, cannucce, bicchieri, palloncini e vaschette per il cibo se prodotti con plastica tradizionale.

L’intento di ridurre il consumo di plastica è volto alla limitazione della dispersione di oggetti nell’ambiente.

È nota, infatti, l’incidenza delle plastiche nell’ecosistema: tonnellate di materiale plastico si riversa nei mari ma sono state rinvenute tracce di microplastiche anche nei terreni, nei corsi d’acqua e persino nell’aria. Ciò accade perché le materie plastiche quando si trovano in mare si degradano alla luce solare in particelle e si diffondono, tali materiali possono entrare nell’acqua potabile o rimanere sospese nell’aria.

Vi sono tre categorie che più hanno incidenza sull’ambiente: borse in plastica usa e getta, oggetti e prodotti in plastica usa e getta come contenitori per bevande e alimenti ma anche cannucce e posate, micro e nano plastiche come quelli per la cura della persona, o per le pulizie della casa o dell'automobile, e non da ultimo materiale per la pesca.

I danni calcolati sono impressionanti e già dal 2018 alcuni paesi del mondo stanno lavorando per creare un’economia circolare della plastica in modo da ridurne l’utilizzo, puntando sul corretto smaltimento e sul riciclo, e incrementando la produzione di materie alternative a minor impatto ambientale, ricordiamo l’abolizione dei sacchetti ultraleggeri di plastica a favore del biodegradabile.

Con il nuovo provvedimento che vieta la plastica monouso si avvia, pertanto, un processo di cambiamento verso un’economia circolare e verso un miglioramento per futuro dell’ambiente.

Tutto è in linea con il provvedimento europeo che prevede che il 90% delle bottiglie di plastica debba essere raccolto dagli Stati membri entro il 2029, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di materiale riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

Inoltre, come sta già avvenendo per alcune aziende, a partire dal 2024 il tappo dovrà essere attaccato alla bottiglia per evitare che questo si disperda con facilità.

Fino ad esaurimento scorte sarà consentita la presenza sul mercato degli ultimi prodotti in plastica anche se molti esercizi commerciali e molte aziende in Italia hanno iniziato qualche anno fa a cambiare rotta verso una maggiore sostenibilità adottando soluzioni con materie biodegradabili e compostabili.

Non da ultimo il ruolo dei consumatori può essere fondamentale in quanto le scelte quotidiane di ognuno possono migliorare le abitudini collettive.

Una maggiore sensibilizzazione verso una spesa consapevole è il primo passo verso l’ambiente: sta diventando sempre più frequente l’acquisto di prodotti sfusi, come detersivi e detergenti per la pulizia della casa e degli indumenti, che danno la possibilità di riutilizzare i contenitori per ridurre la plastica. Molti consumatori si sono, inoltre, avvicinati alla scelta di prodotti con imballaggi ecosostenibili o riutilizzabili.

Il secondo passo sono i gesti quotidiani come servirsi borse riutilizzabili per la spesa tenendo le biodegradabili della frutta e verdura da utilizzare poi come sacchetto per umido.

Un altro importante cambiamento è l’utilizzo contenitori per cibi e bevande riutilizzabili e lavabili, questo per non disperderli nell’ambiente e per poter mantenere al meglio le proprietà delle pietanze.

Infine, sta prendendo piede l’utilizzo di caraffe filtranti che sono in grado di ridurre sensibilmente la durezza dell’acqua e la percentuale di metalli nell’acqua corrente. Le caraffe permettono di ridurre l’acquisto di bottiglie di acqua favorendo la diminuzione di plastica e portando ad un risparmio economico per il consumatore.

Questi accorgimenti non fanno solo bene all’ambiente e alla salute ma incidono sostanzialmente anche al portafoglio in quanto permettono di risparmiare sul costo del prodotto.

 

A cura di Silvia Toffolo