PROGETTO ACQUA BENE COMUNE

20/03/2015

PROGETTO ACQUA BENE COMUNE.

 

COSTRUIAMO UN PROGETTO PER L’ACQUA BENE COMUNE

 

Il tema dell’acqua da sempre è caro alla Lega Consumatori. Noi condividiamo con il magistero sociale della Chiesa che l’acqua è bene comune, non merce di mercato. Di economico c’è il costo della distribuzione con il quale certo bisogna confrontarsi.

L’acqua pertanto è un servizio pubblico, in primo luogo un servizio pubblico locale.

La Lega Consumatori è impegnata a tutti i livelli sulla problematica dell’art. 2 comma 461 della legge finanziaria 2008 che assegna un ruolo specifico alle associazioni dei consumatori in base alle carte della qualità dei servizi stessi, per il monitoraggio e i contratti di servizio dei gestori. E’ un terreno sul quale difendiamo il potere d’acquisto delle famiglie, puntiamo sulla qualità delle prestazioni, ci battiamo per un minimo vitale per le persone e le famiglie vulnerabili rinnoviamo il welfare e ne creiamo di nuovo.

Per quanto sta succedendo in Italia e specialmente in alcune aree è maturo il tempo per creare e realizzare un progetto specifico per l’acqua bene comune.

Non partiamo da zero, ci sono nostre sedi territoriali che si sono distinte per iniziative sul tema dell’acqua e quindi degli acquedotti , Cito a memoria Padova, Livorno, Leverano, ed in particolare Latina dove nell’Ente Acqua Latina il Presidente Privinciale Antonio Villano ha assunto ruoli di rilievo.

La Presidenza Nazionale dal canto suo ha partecipato sistematicamente agli incontri promossi dalla Autorità su tutte le tematiche dell’energia e recentemente proprio sull’acqua ha assunto una posizione critica rispetto a quelle dell’Autorità intervenendo sul governo e il parlamento per inserire nella legge sulla concorrenza attualmente in discussione le misure per assicurare comunque, quindi anche ai non abbienti, il minimo vitale .

La Lega Consumatori ha condotto queste iniziative di intesa con Codici e con l’Unione Nazionale Consumatori.

 

GESTIRE RECLAMI E FARE CONCILIAZIONI.

Stando ai dati pervenuti alla sede nazionale risulta una attività anche intensa di gestione dei reclami. Quanto alle conciliazione ne sono pervenute esattamente 4 gestite da Peppino Conte sede di Napoli.

Qui c’è un punto importante da chiarire. Gli acquedotti non creano contenzioso e tutto va bene, se i i reclami sono risolti tutti velocemente tutto va bene, se le cose stanno diversamente sono necessarie le conciliazioni ed è necessario che noi operiamo per farle.

E’ necessario sapere che se la Lega Consumatori ha partecipato alla negoziazione di protocolli di conciliazione paritetica e sulla base di essi gestisce le conciliazioni, basta inoltrare questo protocollo alla sede nazionale e questa lo invia al Ministero dello Sviluppo  Economico e le conciliazioni vengono compensate.

Il tema delle conciliazioni pertanto va affrontato e risolto.

 

COSTITUIRE IL GRUPPO SPORTELLI ACQUA BENE COMUNE.

 

E’ maturo il tempo per costituirlo. Esso va inteso come il gruppo di sportelli specializzato nella gestione del tema acqua il quale può fare da riferimento agli altri sportelli diversamente specializzati.

Applichiamo qui il metodo con il quale abbiamo trattato il tema della assicurazione R.C Auto. Ci rivolgiamo a tutte le sedi e quelle che sono  concretamente interessate si rendono disponibili,

 

IMPEGNARE IL GRUPPO SPORTELLI ACQUA BENE COMUNE PER L’OSSERVATORIO ISITUITO DALLA AEEGSI

 

I responsabili degli sportelli citati formano il gruppo con il quale la Lega Consumatori svolge un ruolo attivo nell’Osservatorio per l’acqua istituito il 5 marzo 2015.

 

All’art. 2 dell’allegato leggiamo:

 

  1. L’Osservatorio si pone le seguenti finalità:
    1. incrementare la partecipazione degli stakeholder a i processi decisionali dell’Autorità, con particolare riferimento alla regolazione dei mercati e delle infrastrutture nonché alla tutela dei consumatori;
    2. favorire l’acquisizione di dati e informazioni che possano concorrere alla formazione di elementi utili per l’eventuale predisposizione dell’analisi dell’impatto della regolazione, nonché per la valutazione ex post dei provvedimenti e delle politiche dell’Autorità;
    3. favorire la formulazione di proposte finalizzate alla predisposizione di documenti di consultazione su materie sottoposte alla regolazione dell’Autorità;
    4. acquisire, da parte dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori, utenti e clienti finali, elementi utili ai fini della valutazione dei risultati effettivamente conseguiti dall’attuazione degli impegni di cui all’articolo 45, comma 3, del decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93.

Come potete vedere sia le indicazioni del progetto sia le indicazioni dell’Osservatorio sono chiare e concrete. Ora dobbiamo metterci a lavorare.

 

Milano 20 marzo 2015                                Fraterni saluti

                                                                   Pietro Praderi