Bozza di Sottoprogetto contro il gioco d’azzardo e le ludopatie

29/04/2015

Bozza di Sottoprogetto contro il gioco d’azzardo e le ludopatie di Associazioni di Consumatori da realizzare all’interno del Progetto: NO SLOT con Capofila il Comune di Milano

 

ANALISI DELLA DOMANDA

Il gioco d’azzardo patologico è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate che ha ben presto attratto l’interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, delle istituzioni, degli scrittori e dei registi, al punto che si continua spesso a riparlarne in relazione alle sue conseguenze piuttosto serie sulla salute ed in particolare sull’equilibrio mentale che questo tipo di problema è in grado di produrre. Nella ludodipendenza il vero senso del gioco, attraverso cui si può costruire e scoprire il Sè - quello che vuol dire libertà, creatività, apprendimento di regole e ruoli, sospendendo le conseguenze reali - viene completamente ribaltato per trasformare la cosiddetta “oasi della gioia” in una “gabbia del Sé”, fatta di schiavitù, ossessione, ripetitività.

Per inquadrare in modo corretto la problematica del gioco d’azzardo patlogico, è estremamente importante operare una distinzione tra giocatori d’azzardo e giocatori patologici. Per molte persone, infatti, numerosi giochi d’azzardo sono piacevoli passatempi, in taluni casi occasionali e in altri abituali, ma anche in quest’ultimo caso non significa che il gioco sia necessariamente patologico, dal momento che non è la quantità il fattore discriminante del problema.

Il giocatore compulsivo, infatti, si pone lungo un continuum che conta diverse tappe dai confini spesso sfumati che vanno dal gioco occasionale, al gioco abituale, al gioco a rischio fino al gioco compulsivo. Di conseguenza, il gioco d’azzardo patologico si configura come un problema caratterizzato da una graduale perdita della capacità di autolimitare il proprio comportamento di gioco, che finisce per assorbire, direttamente o indirettamente, sempre più tempo quotidiano, creando problemi secondari gravi che coinvolgono diverse aree della vita.

Lungo il continuum tra gioco d’azzardo ricreativo e gioco patologico, in relazione alle motivazioni che sembrano determinare e accompagnare il gioco d’azzardo, sono state distinte le seguenti tipologie di giocatori (Alonso Fernandez F., 1996, Dickerson M., 1993):

1.    il giocatore sociale che è mosso dalla partecipazione ricreativa, considera il gioco come un’occasione per socializzare e divertirsi e sa governare i propri impulsi distruttivi;

2.    il giocatore problematico in cui, pur non essendo presente ancora una vera e propria patologia attiva, esistono dei problemi sociali da cui sfugge o a cui cerca soluzione attraverso il gioco;

3.    il giocatore patologico in cui la dimensione del gioco è ribaltata in un comportamento distruttivo che è alimentato da altre serie problematiche psichiche;

4.    il giocatore patologico impulsivo/dipendente in cui i gravi sintomi che sottolineano il rapporto patologico con il gioco d’azzardo sono talvolta più centrati sull’impulsività e altre volte sulla dipendenza.

Un giocatore veramente dipendente è una persona in cui l’impulso per il gioco diviene un bisogno irrefrenabile e incontrollabile, al quale si accompagna una forte tensione emotiva ed una incapacità, parziale o totale, di ricorrere ad un pensiero riflessivo e logico. L’autoinganno e il ricorso a ragionamenti apparentemente razionali assumono la funzione di strumenti di controllo del senso di colpa e innestano ed alimentano un circolo autodistruttivo in cui se il giocatore dipendente perde, giustifica il suo gioco insistente col tentativo di rifarsi e di “riuscire almeno a riprendere i soldi persi”, se vince si giustifica affermando che “è il suo giorno fortunato e deve approfittarne”, sottolineando una temporanea vittoria che supporta, attraverso una realtà vera ma alquanto instabile e temporanea, questa affermazione interiore o esteriore.

Lo stato mentale di un giocatore patologico è pertanto estremamente diverso da quello di un giocatore anche assiduo non patologico e si caratterizza per il raggiungimento di uno stato similare alla sbornia, con una modificazione della percezione temporale, un rallentamento o perfino blocco del tempo, che nasce da una tendenza a raggiungere uno stato alterato di coscienza completamente assorbiti, fino ad uno stato di estasi ipnotica, dal gioco. Talvolta questa condizione della mente è favorita da un reale consumo di alcolici o di altre sostanze, associato al gioco, che alimenta la perdita di controllo della propria condotta.

 

Numerosi studi hanno cercato di individuare i fattori di rischio che predispongono a diventare “giocatori d’azzardo impulsivi” o perfino “gioco-dipendenti”, ricorrendo a tre aspetti, generalmente ritenuti in interazione fra loro:

 

1  ASPETTI BIOLOGICI: relativi a fattori principalmente neurofisiologici, ancora non ben dimostrati, ossia allo squilibrio che si potrebbe determinare nel funzionamento del sistema di neurotrasmettitori cerebrali atti a produrre serotonina, una sostanza chimica cerebrale, responsabile di un equilibrio affettivo-comportamentale, che nei giocatori patologici scenderebbe sotto i livelli comuni rispetto alla media;

2  ASPETTI AMBIENTALI-EDUCATIVI: inerenti sia l’educazione ricevuta e quindi l’ambiente evolutivo caratterizzato da situazioni problematiche e da una tendenza a stimolare e ipervalorizzare le possibilità di felicità legate al possesso del denaro, sia la presenza di difficoltà economiche legate ad esempio allo stato di disoccupazione che sembra un particolare fattore di rischio per l’insorgenza della ludomania;

3  ASPETTI PSICOLOGICI: che talvolta sembrano più connessi alla presenza di tratti di personalità lussuriosa e avara di denaro, talvolta connessi al bisogno di riuscire a dimostrare un controllo sul fato e sul caso, come simbolo del controllo sul mondo che sfugge ad una regolarità.

 

I giochi che sembrano predisporre maggiormente al rischio sono quelli che offrono maggiore vicinanza spazio-temporale tra scommessa e premio, quali le slot-machines e i giochi da casinò, ma anche i videopoker e il Bingo.

Le fasce più a rischio sembrano invece, tra le donne, le casalinghe e le lavoratrici autonome dai quaranta ai cinquant’anni e, tra gli uomini, i disoccupati o i lavoratori autonomi che hanno un frequente contatto col denaro o con la vendita ed un’età intorno ai quarant’anni.

 

 

ANALISI DEL CONTESTO

Dalla Relazione annuale al parlamento 2014 redatta dal Dipartimento politiche antidroga emerge che in Italia il fenomeno del gioco d’azzardo è in continua crescita e in questi anni sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, come osservabile dall’andamento delle statistiche dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex AAMS) relative alla quantità di denaro giocato. In parallelo si stanno anche rafforzando le evidenze scientifiche che portano a connotare quanto la pratica del gioco d’azzardo può esitare in sviluppo di forme di vera e propria dipendenza (gioco d’azzardo patologico) o comportamenti a rischio (gioco d’azzardo problematico). Dall’analisi emerge come non siano da sottovalutare le cosiddette problematiche secondarie correlate e le negative conseguenze economico-finanziarie che sono state rilevate su vari gruppi famigliari coinvolti i questo problema. Speso infatti si è visto cha associato al gioco d’azzardo patologico vi sono fenomeni di usura e di comportamenti illegali che impoveriscono e mettono questi malati e le loro famiglie in condizioni molto problematiche e di povertà. Ad oggi tuttavia non esistono studi e dati epidemiologici accreditati in grado di quantificare correttamente il problema, sia nella dimensione che nella diffusione ed eventuali trend di evoluzione.

Attraverso la versione italiana validata del questionario South Oaks Gambling Screen – Revised for Adolescents (SOGS- RA) si sono potuti individuare:

  • i giocatori d’azzardo sociali (considerano il gioco come una buona occasione per socializzare e condivide con altri divertimento, fantasie e aspettative non sproporzionate, tenendo distinti i comportamenti di rischio dai valori della vita),
  • i giocatori d’azzardo problematici (pur non essendo ancora arrivati alla vera e propria patologia, hanno già cominciato a separarsi da un atteggiamento prudente nei confronti del gioco)
  • i giocatori d’azzardo problematici (hanno sostituito alla dimensione magica e ludica una dimensione di dipendenza dove i pensieri, le priorità e i valori confluiscono e si fondono nella ripetizione compulsiva della giocata).

In riferimento ai tre profili è stato possibile identificare, all’interno della popolazione scolastica di 15-19 anni, una quota di giocatori sociali pari al 6,0% degli intervistati, una quota di giocatori problematici (4,2%) ed una quota di giocatori patologici (3,7%). Si stima, quindi, che circa l’8% degli studenti 15- 19enni abbia un approccio problematico o addirittura patologico al gioco d’azzardo.

 

In ultima analisi è necessario tenere in considerazione anche l’aspetto economico che il fenomeno del Gambling muove sia a livello italiano che a livello di regione lombardia.

L’industria del gioco d’azzardo in Italia continua a muovere capitali, nonostante la crisi economica non cessa di mollare la morsa sulle nostre finanze. Il 55% arriva da new slot e video lottery,  con 46 miliardi, seguite in classifica dai giochi online (poker cash, poker a torneo e casinò games) con 12,4 miliardi (il 15% del totale). Alle loro spalle i Gratta&Vinci con poco meno di 9,2 miliardi (-4,7% rispetto ai 9,6 miliardi del 2013), poi il Lotto, in controtendenza rispetto ad altri giochi, con una raccolta cresciuta del 2,6% a 6,5 miliardi, e le scommesse che hanno totalizzato quasi 5,3 miliardi.

Un focus sulla regione Lombardia ci dice che La Lombardia indossa la maglia rosa da leader nella speciale classifica di spesa procacapite  1033 euro investite in New Slot e Vlt, 270 euro complessivi tra Lotterie e Lotte, e un’ottima propensione per il Lotto e le scommesse sportive. Pavia è stata definita dal New York Times come la capitale del gioco d’azzardo, in virtù del numero di ‘macchinette’ in funzione del numero di abitanti. I prezzi più alti rispetto alle altre regioni sono da relazionare al tenore di vita nettamente più alto rispetto ad altre realtà italiane. Lotterie, Lotto e scommesse sportive hanno registrato una netta crescita rispetto al passato, pur mantenendosi a livelli siderali da New Slot e Vlt. L’epicentro del fenomeno è Milano e il suo hinterland, La regione Lombardia è l’antesiniana in Italia nella lotta alle slot e la prima in assoluto ad approvare delle leggi proibizioniste in materia.

A confermare il ruolo rilevante che il gioco d’azzardo riveste nell’economia ci sono ulteriori dati, relativi a numero dei dipendenti, fatturati e valore aggiunto.

E’ interessante rilevare che …………………

 

IL PROGETTO DI ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI LOMBARDE: L’INFORMAZIONE E L’ASSITENZA PER LA LOTTA AL GIOCO PATOLOGICO

 

Considerando l’analisi effettuata, il contributo più logico che associazionI per la tutela dei consumatori possano dare per la risoluzione di un problema come quello della ludopatia è il potenziamento della diffusione di informazioni e l’assistenza in un ambito specifico non ricoperto da altri, come integrazione con la rete di strutture già esistenti per il supporto delle vittime del gioco. Il nostro punto di forza difatti è strettamente legato alla facilità di rapporto con le persone tramite gli sportelli e i luoghi di aggregazione popolare e con gli enti locali.

 

Ogni anno ai nostri sportelli presenti nel territorio nel Comune di Milano si rivolgono centinaia di utenti, rappresentanti di altrettante famiglie Si rivolgono a noi perché siamo il loro punto di riferimento per la risoluzione di problematiche di ordine pratico che investono la vita quotidiana: affitti, mutui resi insostenibili per disoccupazione, cassaintegrazione, bollette, arretrati di imposte, multe, contratti truffa, etc.

Una campagna informativa veicolata attraverso i nostri sportelli per il consumatore diventa allora un canale di diffusione di sicura validità.

A potenziare poi l’eco della campagna informativa si aggiunge il rapporto  di collaborazione che associazioni lombarde impegnate nel progetto mantengono da anni con il Forum delle Associazioni Familiari , anch’esso presente sul territorio in modo consolidato.

Più nel dettaglio, le azioni progettuali mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici:

  • la diffusione delle conoscenze relative al tema della ludopatia;
  • l’indagine dell’incidenza del fenomeno nell’utenza degli sportelli del consumatore e nelle loro famiglie
  • il potenziamento della rete delle strutture socio-sanitarie con l’aggiunta di ulteriori sportelli per l’assistenza e la consulenza in materia di ludopatia;
  • il collegamento con le strutture socio-sanitarie attive sul territorio regionale.

 

 

I.          LE AZIONI PREVISTE

 

Le azioni progettuali previste sono 5 e vengono descritte dettagliatamente nei paragrafi successivi:

1.       raccolta, analisi ed elaborazione dei dati con riferimento specifico alle persone e alle famiglie che si presentano agli sportelli delle associazioni dei consumatori e frequentano i luoghi di aggregazione popolare (circoli acli, arci ecc) per non sovrapporre la nostra azione a quella di altri soggetti partner.

2.       elaborazione e diffusione di materiali divulgativi

3.       attività di assistenza e consulenza

4.       valutazione dell’efficacia del progetto

5.       organizzazione eventi sul tema

 

 

  1.  RACCOLTA, ANALISI ED ELABORAZIONE DEI DATI

 

Lo studio del fenomeno della ludopatia, sarà opportunamente approfondito con counselors professionali con esperienza nel gioco d’azzardo e in dialogo con l’esperienza dei “giocatori anonimi” in rapporto stretto con i coordinatori del progetto.

Il loro contribuito porterà ad un’indagine della diffusione del gioco d’azzardo specifica per il target di riferimento delle associazioni impegnate nel progetto e , realizzato attraverso questionari da compilare in forma anonima e da somministrare ad un campione di 2.000 utenti.

I questionari saranno somministrati agli utenti dello sportello e al pubblico incontrato nel corso degli “incontri sociali” che si terranno sul tema.

 

Oltre a consentire una stima del problema nel nostro campione di popolazione di riferimento, il questionario raggiungerà l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, far conoscere l’iniziativa e arrivare con la necessaria discrezione a toccare un tema che in alcune famiglie risulterà sicuramente difficile da affrontare.

 

I dati raccolti con i questionari saranno analizzati ed elaborati per arrivare ad una maggiore comprensione del fenomeno e confluiranno in un dossier, parte del materiale divulgativo descritto in seguito.

Al termine di questa fase gli output saranno i seguenti:

  • struttura questionario predisposta
  • questionari compilati
  •        report con statistiche ottenute sulla base dei questionari compilati n statistiche      

            ottenute sulla base dei questionari compilati

 

  1. IL PROGETTO  INFORMA: ELABORAZIONE MATERIALI DIVULGATIVI

 

Una campagna informativa efficace necessita di strumenti divulgativi ricchi di

contenuti ma anche ben confezionati e adatti al pubblico di riferimento.

 

L’elaborazione dei testi, l’analisi dei dati e la predisposizione grafica verranno quindi affidati ad esperti e monitorati dal responsabile del Gruppo Scientifico del progetto.

In particolare, verranno realizzati i seguenti prodotti:

-          Decalogo

-          Manuale e sito online di riferimento

-          Pieghevole informativo

-          Guida ai centri di assistenza presenti nel territorio regionali

Il progetto verrà pubblicizzato mediante:

-          la realizzazione di volantini/locandine/manifesti riportanti il titolo del progetto, I Loghi ………..e la dicitura “COMUNE DI MILANO…………..–

-          link sui siti…………………..

 

Su tutti i prodotti di pubblicizzazione così come su quelli di divulgazione verrà evidenziato il sito web e le possibilità (orari e contatti) di rivolgersi ai nostri SPORTELLI, OPERATORI ED ESPERTI.

 

i materiali divulgativi verranno stampati a colori e distribuiti presso gli sportelli delle associazioni impegnate nel progetto  e in occasione degli eventi previsti dal progetto

La fase di elaborazione dei materiali divulgativi prenderà avvio ad inizio progetto e si concluderà nel III mese con la consegna dei seguenti output:

  • immagine coordinata del progetto
  • volantini
  • locandine
  • manifesti
  • materiali informativi (dossier, guida ai servizi di assistenza, etc.)

 

La fase di stampa e relativa pubblicizzazione prenderà avvio a partire dal primo mese e terminerà al decmo  mese, potenziandosi in occasione degli eventi in programma. Gli output di questa fase saranno:

  • n. 10.000 volantini stampati e distribuiti
  • n. 200 locandine stampate e distribuite
  • n. 500 copie dei materiali informativi (dossier, manuale di informazione e di difesa contro il gioco d’azzardo, guida ai servizi di assistenza, etc

 

 

  1. ASSISTE: ATTIVITÀ DI ASSISTENZA E  CONSULENZA

 

Le associazioni dei consumatori nell’azione di contrasto al gioco d’azzardo e alle ludopatie possono e devono svolgere un ruolo che è loro proprio, nel senso che non può essere svolto da altri: si tratta di tutta la materia incentrata sugli affitti, i mutui, i debiti verso le banche e le finanziarie, le imposte, le bollette la gestione dei reclami e delle controversie in materia di consumo, il sovraindebitamento familiare con tutte le possibili soluzioni in chiave extragiudiziale mentre per il ricorso alle soluzioni in chiave di ricorso alla giustizia ordinaria è possibile la collaborazione con gli sportelli dell’ordine degli avvocati coinvolti nel progetto.

  •  

 

Il servizio di assistenza e consulenza sarà fornito da operatori prepararti a svolgere con competenza professionale l’attività di collegamento e di collaborazione sinergica con gli psicologi e le strutture sociosanitarie di riferimento nel Comune di Milano .

 

Ogni sportello del Progetto curato da associazioni di consumatori  si configurerà come un "luogo" di accoglienza e di ascolto della persona, con astensione di giudizio e con garanzia di assoluta riservatezza. Nel percorso di accoglienza alla persona e ai suoi famigliari verranno ricercate tutte le possibili modalità e  risorse di rete, adeguate al proseguimento del percorso di aiuto.

L’opera prestata dagli sportelli delle associazioni dei consumatori sarà a titolo gratuito.

A questo scopo sarà necessario prevedere a inizio progetto un corso di formazione per gli operatori degli sportelli circa la tematica, l’accoglienza dei soggetti problematici e il loro trattamento. (da approfondire)

 

DE ST IN AT AR I  DE L  SE R VIZIO

 

Il servizio offerto dagli sportelli del Progetto si rivolge:

·    al singolo individuo che sta attraversando un momento di crisi per problemi di gioco o che comunque possa trarre beneficio dalla relazione con gli operatori consumeristi e di welfare forniti dalle associazioni dei consumatori e con professionisti competenti nel campo psicologico del sostegno, dell’orientamento e della informazione;

·    ai familiari che desiderino sostegno e orientamento per se stessi o per i propri cari coinvolti nella compulsione del gioco;

  • agli insegnanti e presidi interessati a prevenire la problematica del gioco d’azzardo patologico attraverso progetti che coinvolgano strutture didattiche, psicologi e genitori;

·    ad operatori socio–sanitari e medici a cui vengano rivolte dai propri pazienti richieste di competenza psicologica;

  • agli utenti degli sportelli del consumatore al fine di creare un efficace passaparola su informazioni a cui è necessario dare la massima diffusione.

 

LOC ALIZZAZION E  DE GLI SPOR T E LLI DEL PROGETTO

 

 

Per garantire la “cantierabilità immediata” del progetto le associazioni dei consumatori del comune di Milano metteranno a disposizione n. ……sportelli distribuiti nel territorio comunale in modo razionale.

 

LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA CONDIVISA DI CONTRASTO AL GIOCO D’AZARDO E ALLE LUDOPATIE.

-           

Le associazioni dei consumatori impegnate nel presente sottoprogetto  svilupperanno un collegamento di rete con i partner del progetto con il Comune Capofila e in ordine alla loro scelta di coinvolgere i luoghi di aggregazione popolare costruiranno delle collaborazione con le Acli e l’Arci i soggetti come il Forum delle Associazioni Familiari e i Circoli culturali.

 

  1. IL PROGETTO VALUTA ”:  CI SI PROPONE DI MONITORARE L’ANDAMENTO DEL PROGETTO.

 

Tale azione si  concretizzerà in valutazioni in itinere ed ex-post che terranno conto dei seguenti indicatori di risultato:

-  numero di questionari compilati;

-  numero pubblicazioni/opuscoli/depliant/manifesti diffusi;

-  numero richiesta di assistenza soddisfatte su numero richiesta assistenza pervenute;

-  numero di utenti che si registrano per ricevere informazioni;

-  n. di sportelli Progetto . aperti;

-  n. di incontri tematici realizzati;

-  n. di partecipanti agli incontri previsti dal progetto;

-  livello di soddisfazione degli utenti coinvolti.

 

Il Progetto Valuta ” prevede momenti di verifica, al fine di garantire un controllo efficace dell’andamento del progetto:

Al termine di ogni momento di valutazione sarà prodotto un report con la sintesi dei risultati.

 

 

  1. Il PROGETTO PRESENTA: EVENTI SUL TEMA

 

Le Associazioni dei consumatori impegnate nel progetto intendono realizzare una attività di informazione ed educazione “popolare” condotta vis a vis. Questo approccio comporta l’esigenza di cogliere la differenza tra modalità di comunicazione con i siti web e modalità di comunicazione negli incontri nei luoghi di aggregazione popolare. Anche questa riflessione porta le associazioni dei consumatori impegnate nel progetto, sempre con l’intento di recare alla realizzazione di esso un contributo non ripetitivo di altri, a volere assegnare ai momenti di incontro con il pubblico una parte rilevante all’interno della struttura del progetto. Ne saranno quindi organizzati almeno cinque, in luoghi idonei ad accogliere un minimo di 50 persone.

 

Le associazioni dei consumatori impegnate nel progetto si propongono di operare in modo da concludere la realizzazione del progetto con un evento finale che ci auguriamo unitario fra i partner del progetto stesso con il Comune di Milano “capofila”.

 

Milano 29 aprile                                                 Pietro Praderi- Lega Consumatori