TARIFFAZIONE BOLLETTE TELEFONICHE: LEGA CONSUMATORI RACCOGLIE LE SEGNALAZIONI

13/03/2018

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Di male in peggio. Così potrebbe essere riassunta la vicenda della tariffazione delle bollette telefoniche che vede i consumatori ancora una volta fortemente danneggiati.

Il caso ormai noto su cui concentra l’attenzione Lega Consumatori  è il seguente: da alcune settimane le principali compagnie telefoniche stanno inviando ai propri clienti comunicazioni scritte, sms ed e-mail con le quali annunciano la variazione di piano di fatturazione sia per gli abbonamenti che per le ricaricabili. 
Nel dettaglio viene comunicato ai clienti che “Ai sensi della Legge 4 dicembre 2017, n.172 per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive, i servizi e le promozioni attive sui numeri si rinnoveranno su base mensile anziché ogni 4 settimane. La spesa complessiva annuale non cambia.”
Fin qui sembrerebbe tutto regolare, con il ritorno alla fatturazione basata su 12 mesi a seguito dell’abolizione, prevista dalla Legge di Bilancio 2018, della tanto discussa tariffazione a 28 giorni che comportava il pagamento di 13 mensilità di canone.

Invece, due righe dopo, le medesime comunicazioni proseguono informando gli utenti che l’importo di ciascun rinnovo aumenterà dell’8.6% a seguito della riduzione da 13 a 12 del numero dei rinnovi mensili delle offerte.

Ed è proprio questo il problema in quanto, come evidenziano i vertici di Lega Consumatori Liguria Cristina Cafferata e Alberto Martorelli, “la spesa totale in un anno non diminuerà, poichè le aziende hanno spalmato l’aumento dei costi introdotto con la fatturazione a 28 giorni non su 13 canoni come previsto inizialmente ma su 12, rendendo vana la lotta realizzata dalle associazioni dei consumatori per ottenere le nuove disposizioni sulla fatturazione mensile”.

Proseguono Cafferata e Martorelli ”è vero che ciascuna azienda offre all’utente la possibilità di recedere dal contratto senza costi, come peraltro prevede il Codice delle Telecomunicazioni, ma anche tale circostanza è penalizzante per l’utente soprattutto per quelle fasce di consumatori, come gli anziani, alle quali un cambio contratto causerebbe non pochi disagi; non solo, ma in considerazione del fatto che i principali operatori telefonici stanno procedendo ad aumentare le tariffe mensili nella stessa misura, la libertà di cambiare gestore viene totalmente annullata”.

Peraltro la complessa problematica della tariffazione a 28 giorni si trascina da tempo con numerosi colpi di scena: la delibera di marzo 2017 dell’Agcom stabiliva il ritorno alla tariffazione mensile per gli operatori di telefonia fissa prevedendo 90 giorni di tempo per adeguarsi; il passaggio alla fatturazione mensile non è però avvenuto e l’Agcom ha quindi stabilito sanzioniper Vodafone, Tre, Fastweb e Wind da 1,16 milioni di euro ciascuna; successivamente con la Legge di Bilancio veniva definitivamente stabilito il divieto della tariffazione a 28 giorni per telefonia fissa, mobile, connessioni internet e servizi di pay tv (le compagnie hanno tempo sino al 4 aprile prossimo per adeguarsi); infine il Tar del Lazio ha recentemente congelato l’obbligo del rimborso automatico agli utenti della telefonica fissa per la fatturazione a 28 giorni.

A fronte di tutto ciò, l’ultimo capitolo della vicenda costituito dal rincaro del 8,6%, su cui sta compiendo le opportune verifiche l’Antitrust, ha avuto la conseguenza di far venire meno la ratio dei provvedimenti per cui gli stessi sono state emessi: tutelare il consumatore evitando l’incremento dei costi.

Le richieste di intervento degli utenti non si sono fatte attendere e per questo motivo Lega Consumatori sta raccogliendo le segnalazioni per presentarle all’Autorità Garante al fine di difendere in modo efficace e concreto i consumatori.

Lega Consumatori invita quindi gli utenti liguri colpiti dalla problematica in oggetto a contattare l’Associazione al n. 010/2530640 O 02/48303659 o attraverso l’email segnalazioni@legaconsumatori.it ed a compilare l’apposito modulo in modo da avviare le opportune iniziative.